Oggi vi parlo di… Legge 206 scheda 10 Scaldacera

Oggi vi parlo di… Legge 206 scheda 10 Scaldacera

Ciao Ragazze,

stavo studiando più nel dettaglio il Decreto Legge 206 che è entrato in vigore a gennaio (ve ne avevo già parlato qui), nello specifico la scheda 10 inerente lo scaldacera per cerette.

Nella “Modalità di applicazione, di esercizio e cautele d’uso” si legge testualmente

NON RIUTILIZZARE LA STESSA CERA PER PIU’ SOGGETTI.

Mi sono subito chiesta come doveva essere interpretata questa frase in quanto, ricordo che parecchi anni fa,l’estetista della mia migliore amica utilizzava una cera su di lei filtrandola, cioè eliminando i peli appena rimossi e riutilizzandola per proseguire la ceretta.

Mi son sempre chiesta se quella cera venisse poi riutilizzata sulle clienti successive.

Oggi però le cere più comuni vengono rimosse con le strisce monouso che poi sono gettate quindi mi son detta “ok, problema risolto”.

Ma non era ancora convinta e così mi sono domandata se non facessero riferimento alla cera contenuta nel barattolo. Se così fosse, come potreste effettuare cerette rispettando ciò che la scheda del decreto vi chiede?

Ho fatto una riflessione su quali potevano essere le soluzioni e ve le riporto:

Un barattolo di cera per ogni cliente: fattibile ma vorrebbe dire avere un grande locale magazzino (e non è detto che tutte abbiate locali adeguati a questa esigenza). Una soluzione potrebbe essere quella di far portare a casa il barattolo alla cliente e chiederle di riportarlo per la ceretta successiva.

Per le clienti abituali  ok ma per le nuove? Potreste farle acquistare il barattolo ma onestamente, non credo sia accettabile. Insomma attuabile ma non senza un dispendio di denaro che, come minimo, dovrebbe farvi rivedere il listino o trovare un’alternativa per l’acquisto e la conservazione dei numerosi barattoli che diventerebbero “monocliente”.

Utilizzare spatole monouso, una per ogni stesura di cera: laborioso e bisogna avere molta attenzione per evitare di usare sbadatamente la stessa spatola monouso due volte, vanificando così tutta l’attenzione messa fino a quel momento, però è attuabile con un leggero costo in più per ogni ceretta. p.s. Bisogna avere un controllo di magazzino oculato per evitare di rimanere senza.

Travasare la cera in contenitori monuso più piccoli: credo sia il meno attuabile per motivi di pulizia (travaso della cera). La cera, da eliminare è un problema e ci vuole un pò di tempo. Attesa per la cliente successiva. Poi ci vorrebbero almeno due scaldacera di due dimensioni (uno per il barattolo classico e l’altro, più piccolo, per il barattolino monouso). Io non lo farei.

In rete avevo trovato un’attrezzatura di cui non avevo mai sentito parlare. Si chiama Dosetta ed è una sorta di “scadacera a testa in giù”. Mi spiego meglio: si inserisce il vostro abituale barattolo di cera al suo interno “a testa in giù”, la cera viene scaldata e poi dosata direttamente sulla spatola. Sicuramente un costo inziale per l’acquisto ma poi, risolto il problema. Tempistiche per la ceretta invariati e igiene assicurata. Sto chiedendo maggiori informazioni perchè, onestamene, sono curiosa. Vi farò sapere presto.

Utilizzare la Pasta di Zucchero : dopo un corso di formazione iniziale siete operative. Il prodotto in sè è leggermente più caro della classica cera. Ma abbiamo anche qui igiene assicurata in quanto il prodotto viene prelevato da voi con i guanti all’interno del barattolo e gettato al termine della depilazione. Le tempistiche della depilazione sono un pò più lunghe rispetto alla ceretta.

Onestamente non mi viene in mente altro. Voi che soluzioni avete attuato?

Fatemi sapere e confrontiamoci.

La Vostra Valentina

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Valentina Benedetto

Valentina Benedetto

Valentina è l’ideatrice del concetto di Estetispa, nonché la figura principale con la quale si interfacciano le estetiste. Nasce come Spa Manager e dopo anni di attività dove aiuta le estetiste dei suoi team, decide di volerne aiutare di più così realizza Estetispa per fornire strumenti ed informazioni che secondo lei sono utili alle estetiste per potersi affermare professionalmente.
  1. Alease Shomo| 11 Aprile 2018 |Rispondi

    articolo perfetto grazie

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